La committenza ci ha incaricati di redigere un progetto che soddisfi sia le caratteristiche di efficienza energetica che di sicurezza strutturale oltre ad avere cura e massima attenzione agli aspetti ambientali quali il recupero delle acque piovane, che per l’utilizzo dell’energia del sole sia per raffrescare che riscaldare gli ambienti.
Un ulteriore aspetto importante, richiesto dalla committenza, è stato quello sull’integrazione del progetto con l’ambiente circostante.
Da subito abbiamo focalizzato l’attenzione sugli aspetti della luce naturale all’interno del sito in cui la villa sarebbe sorta. Dalle prime visite sul luogo, ci siamo resi conto che il fabbricato preesistente, di elevata consistenza volumetrica, aveva un errore di collocazione rispetto all’esposizione solare; inoltre presentava un intero fronte a ridosso della costa, privando l’intero fronte di luce naturale. Da queste due osservazioni, abbiamo capito che la nuova villa avrebbe dovuto svilupparsi quasi per l’interezza della sua superficie in un solo piano. Questa scelta è stata dettata proprio dalla volontà di rendere il meno possibile impattante il nuovo edificio con l’ambiente circostante.
Da un attento studio del Genius Loci e da un’attenta osservazione della luce solare, abbiamo scelto di ruotare di 13,5° rispetto allo Zen la villa e di scostarla dalla costa, così facendo, abbiamo creato uno spazio interstiziale tra l’edificio e la costa che sarà destinato ad un vero e proprio giardino Zen.
La villa si sviluppa, quasi per la sua interezza della superficie coperta in un solo piano; ed è stata progettata per ospitare due unità abitative distinte, che però possono usufruire degli spazi comuni al suo interno, quali una palestra e un salone per le feste. Quest’ultimo spazio, collega l’estero all’interno e connette la zona piscina esterna a quella del giardino Zen su cui si affaccia anche la palestra. Al piano superiore c’è l’appartamento degli ospiti, che si aggetta come un cannocchiale e si affaccia sulla piscina e sul territorio circostante.